QUESTO POST CONTIENE UN LINGUAGGIO SCURRILE E FORTE ED E’ TENDENZIALMENTE SARCASTICO.
“ Quando dici frocio a uno è come se di punto in bianco, tutto quello che lui ti ha detto prima non contasse più nulla e passassi automaticamente dalla parte del torto.. come se tutte le offese fatte a te non contassero nulla. A me sembra assurdo: è chiaro che io ti rispondo dove so di farti male, come del resto hai fatto tu per primo”.
Sì, anche io lo trovo assurdo. E pure un po’ patetico.
Abbiamo le categorie protette.
Un giorno qualcuno mi spiegherà perché “frocio”, “negro”, “ciccione”, “fallito” e molti altri insulti non contino allo stesso modo.
A quanto pare “fallito” non è un insulto che svilisce la persona sia a livello umano che (oltretutto) professionale: bisogna aspettare uno sterminio dei “ciccioni” e dei “falliti” perché assurgano all’intoccabilità.
Chissà cosa deve accadere perché “troia” subisca la stessa sorte.
Eh sì.. un giorno qualcuno mi spiegherà perché a uno che mi chiama “ brutto cesso” io non posso rispondere “sporco ricchione”.
Mi pare che si equivalgano perfettamente: lui insulta ciò che sono, io insulto ciò che è.
Uno a uno palla al centro.
E invece no.
E’ stato deciso che ci sono parole che non si possono dire.. non importa se ci siano altrettante persone nel mondo che muoiono (o sono morte) di obesità (infarto, suicidio e malattie connesse) quanto per l’omoseualità..no!! “ricchione” è un’offesa indicibile, “ciccione” invece si può sopportare.
Eccerto perchè essere ciccione è una colpa.
Pure essere fallito presumo sia una scelta.
Pazzesco!
Se dici in strada “quel negro di merda” ti arrivano occhiatacce da tutti e non escludo che qualcuno (giustamente) ti meni. ma se ti sentono dire “quella troia di merda” passi inosservato:
Eccerto.. ti ha solo dato della troia infondo!
Chiariamoci bene: NESSUNO (io per prima) dice che offendere sia bello o lecito o educato o elegante e tutto quello che volete.. ma se una persona mi urla un’offesa.. esigo di avere il DIRITTO, se ne ho voglia, di offenderla a mia volta e mi sento autorizzata a colpire dove il dente duole. Lui mi urla “troia”? io gli urlo “frocio” e vorrei che in sede di giudizio fossero insulti equivalenti.. NON SOLO! Vorrei che il mio insulto fosse considerato SEMI-LEGITTIMA OFFESA.
Cioè : quando uno ti insulta deve mettere in conto di aver rinunciato senza appello al Fair Play.
Ma come sono finita a parlare di questo??
La discussione è nata dall’episodio accaduto a Malgioglio a L’isola dei famosi.
Apicella vede un video in cui il suddetto dice (circa) “ma chi lo conosce questo, non mi paragonate a sto signore, io e lui non abbiamo nulla a che fare” e Apicella risponde “eccerto: tu sei ricchione e io no..”.
E giù tutti a stigmatizzare Apicella in trasmissione.. E lo trovo sacrosanto PERO’ vorrei sapere perché nessuno ha stigmatizzato lo “SCHIFO umano e professionale” che ha manifestato Malgioglio PRIMA di ricevere l’insulto con il suo prendere le distanze da una persona che, per sua stessa ammissione, lui non conosceva nemmeno.
Questo si chiama RAZZISMO e CLASSISMO.
Per quale motivo “ricchione” è peggio che dire(o sott’intendere chiaramente) “tu non sei nessuno io invece ho lavorato con Mina e non ti permettere di paragonarti a me”?
Io vorrei sapere perché una persona PRIMA insulta e poi pone limiti alla reazione.
E vorrei sapere perché molti le danno pure ragione.
Cioè prima dici su Rai due che io “non sono e non valgo un cazzo”.. svilendomi come persona e come professionista.. poi però io devo stare attento alla tua sensibilità e non andarti a colpire dove so che ti faccio male, cioè nella tua sessualità o razza o religione, o stato fisico?
Scusa ma perché prima di aprire bocca E OFFENDERMI non hai pensato?
Perché no ti sei ricordato di quanto sei sensibile e vulnerabile?
Perché me ne devo ricordare io quando a te non è fregato NULLA di pensare alla mia di sensibilità prima di umiliarla pubblicamente?
Questo è il punto.
Non puoi insultare per primo e poi aspettarti che l’altro rispetti regole che tu hai infranto.
Le hai infrante? Bene e allora beccati le conseguenze.. perché te le sei cercate..
E’ un po’ come quando inizi una guerra: tu la inizi in un modo, l’altro potrebbe continuarla con armi che tu non avevi calcolato. Non puoi iniziarla e non mettere in conto l’atomica.
Tu mi dai della nullità colpendomi nella mia dignità e io ti colpisco nella tua.
Potevo non abbassarmi al tuo livello, questo è evidente, è una scelta.. e allora faremo una disamina della deriva verso il basso dell’insulto nei tempo moderni.. ma non è questo il punto della questione.
Il punto è che si deve giudicare con maggiore gravità l’azione che la reazione perché la reazione è stata indotta ed è solo PARZIALMENTE frutto di una scelta mentre l’azione invece è una scelta al 100%.
Il delinquente non sono io che ti sparo, sei tu che si entrato in casa per rubare.
Chi è maggiormente in torto non sono io che ti rispondo con “frocio”, sei tu che mi hai prima dato del “fallito”.
A volte è l’ordine degli eventi non è solo importante è determinante.
E’ il discriminante tra un gesto ignobile e un gesto spregevole ma comprensibile.
Non si offende e questo è assodato.. ma se ci tieni tanto almeno sta zitto e incassa quello che ricevi e la prossima volta conta fino a 100.
Questo è il punto
ho un amico gay che sostiene che “frocio” non sia un’offesa, ma una constatazione. quindi per insultarlo devo dire “frocio di merda”, altrimenti non conta. Per questo motivo in sua presenza, quando a qualcuno viene in mente di dare del “frocio” a qualcun’altro, ci premuriamo sempre di aggiungere “di merda”: non vorremmo mai che lui si sentisse offeso pur non essendo il bersaglio!
Il tuo amico probabilmente oltre ad essere molto in gamba ha anche metabolizzato perfettamente il proprio essere.. ed offenderlo non è poi così facile.. è consapevole. Una consapevolezza rara ed invidiabile.
Sfortunatamente non tutti sono a quel livello.. quasi nessuno anzi.
E chi non ha raggiunto quella serenità personale(anche perchè non tutti ne hanno il carattere, la preparazione culturale o l’ambiente favorevole) va protetto.
E questo che sia per i gusti sessuali, per lo stato socio-economico, estetico e via dicendo.
Cmq presentami il tuo amico.. così se un giorno mi dovesse dire “troia” io so cosa aggiungere alla constatazione :)
Ho letto circa la prima metà
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“Troia”, “Cesso” e “Cicione” sono insulti e basta.
“frocio ” e “negro” oltre ad insultare sono anche collegate a categorie di persone DISCRIMINATE.
In certi paesi i gay sono pestati in altri condannati a morte (Iran).
Ci sono persone razziste che non esiterebbero a picchiare o uccidere persone di colore o di altre etnie.
“Troie”, “Cessi” e “Ciccioni” invece anche se possono avere dei svantaggi sociali non corrono rischi gravi come le altre 2 categorie.
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Ha livello personale gli insulti sono sempre gravi, a livello SOCIALE alcuni hanno una gravita molto maggiore
Con certi insulti colpisci SOLO UNA PERSONA con altri insulti colpisci UN GRUPPO DI PERSONE
Sab.. quanti obesi si uccideranno e muoiono per questa malattia?
Trovi che siano colpevoli?
Dicendo ciccione a uno credi che di non doverti offendere?
Ricorda che ora sei magro, non è detto che i casi della vita non cambino.
E troia. Beh le donne sono tutte troie. Non c’è nulla di più facile per un uomo, per qualunque caso, che chiamare una donna troia. Se ti tradisce, se è il tuo capo, se ti taglia la strada. Troia.
E una donna passa la vita, è educata, è limitata da questa parola.
E quante ne sono morte?
No ti prego scusa, in ogni parte del mondo quante ne muoiono, impiccate, frustate, mutilate in nome della parola TROIA e derivati.
Mi spiace Sab ma son o state mortificare ed uccise e stuprate e mutilate molte più donne in 2000 secoli per TROIA che gay.
Una donna è troia anche quando non la da a te.
Quindi no, mi dispiace.”frocio” non è peggio.
E fallito?
Tu hai idea della condizione psicologica di un uomo che si sente fallito?
Hai idea di cosa significhi sentirselo dire in quel mommento?
E’ come averlo accoltellato.
E’ ISTIGAZIONE AL SUICIDIO.
E come tale lo condanno.
Sono insulti equivalenti: tesi a mortificare, umiliare, zittire e tante altre cose.. E non si dovrebbe andare così per il sottile: fare distinzioni alimenta la discriminazione.
I ciccioni si ammazzano da soli, al pari dei fumatori, degli alcolizzati, poi ci sono quelli che si rovinano la vita giocando d’azzardo.
Anche le anoressiche rischiano la vita ma non mi pare che “anoressiche” sia un insulto.
Penso che “troia” sia l’offesa più grande per una donna. Effettivamente mi ero dimenticato che certi comportamenti femminili (alcuni dei quali che non verrebbero visti male nei paesi occidentali) sono puniti duramente in certi paesi …
poi non mi permettere mai di dare della troia a una solo perchè mi tradisce o perchè non me la da, e kmq personalmente non lo considero neanche offensivo, è solo uno stile di vita diverso
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Di sicuro tutto cambia nel tempo:
— i gay erano visti bene al tempo dei romani e dei greci ora invece no, anche se le cose migliorano un po alla volta
— una persona razzista è vista malissimo oggi, prima della II guerra mondiale invece no
Penso che certi insulti non sono accettati perchè ti identificano in modo negativo: se dici “negro” fai la figura di un razzista che insulta, se dici “ciccione” fai la figura di uno che insulta e basta.
Non dico che “ciccione” sia un insulto meno grave ma “negro” porta alla mente tipi simpatici come Hitler, “negro” porta una certa idea politica, “ciccione” no
Questo è solo un aspetto negativo in più che vanno oltre l’insulto che comunque può far male alla persona che lo riceve
Per me ogni insulto è lecito. Se non vuoi ricevere insulti, non farne per primo.
Altrimenti lanci il sasso e nascondi la mano.
Eh si è un post del 2012 e io rispondo 9 anni dopo, chissenefrega.
Mi è piaciuto!