Dopo colazione entriamo in un negozio di scarsa qualità..
Ah beh.. carina questa giacchetta.. Un po’ cara ma vabbeh almeno ha buongusto.. vediamo se.. nulla la 46 non c’è. Ma ci sono due 40, due 42 e una 44.
Strano.
Le taglie più grandi sono le prime ad essere andate via.
(si coglie l’ironia?.. forse avrei dovuto scrivere “straaaaaaaaaaaaano..” :)
Ci voleva davvero un genio del marketing per prevederne il trend di vendita.. Ho appena capito cosa fa un pessimo Product manager.
Commessa, scusa, ma si può sapere perché la distribuzione di un capo non elastico, chiaramente più adatto a donne non proprio scheletriche, sia distribuito in questo modo privo di senso?
Ma a questi non arrivano le statistiche di vendita?
Lei: eh ma sai..quando lanciano il prodotto mandano 2 capi per taglia..
“beh mi sembra una tecnica stupida.. Se lanci degli shorts manderai tre 42 e una 46. Quando lanci un vestitino largo il contrario. Non ci vuole certo una scienza per ipotizzare chi si orienterà su cosa..”
Lei insiste sulla sua teoria del “lancio del prodotto”(la teoria del lancio del prodotto casuale, presumo).
Studia Marketing… ‘nnamo bene.
“eh ma sai quando mettiamo in vetrina.. poi la gente compra..”
Non comprendo il nesso con quello che si diceva ma rispondo “infatti è da pivelli non farvi indossare gli abiti che vendete”
“Dal Venerdì alla Domenica lo facciamo.. MA, anche se con lo sconto, CE IL DOBBIAMO COMPRARE NOI.
Ecco qui.
Cioè le commesse di Promod per fare pubblicità a Promod NON VENGONO PAGATE ULTERIORMENTE NO, DEVONO PAGARE!!!!!
A chi non fosse chiaro: far indossare alle commesse i capi del negozio non è un favore che si fa alle stesse che, poverine, altrimenti non saprebbero cosa mettere, è un imposizione che ha il preciso scopo di aumentare le vendite.
E L’INVESTIMENTO PER L’AUMENTO DI QUESTE VENDITE VIENE CHIESTO ALLE COMMESSE.
MI CORREGGO, PER LE COMMESSE NON E’ UN INVESTIMENTO PERCHè A LORO NON TORNA NULLA, E’ UN OBOLO A FONDO PERDUTO.
Oggi abbiamo imparato che Promod fa pagare parte dei propro investimenti “pubblicitari” alle proprie dipendenti!!!
Vorrei pertanto correggere la mia affermazione iniziale, d’ora in poi non entrerò da Promod per ammirare la scarsa qualità nella fattura, quanto la scarsa qualità umana.
Sarebbe cosa buona e giusta diffondere questa notizia: essere pagate poco a causa della crisi è un conto, essere presi per il culo da Promod però è un altro!
Promod è in cerca di pubblicità? E facciamo a Promod la bella pubblicità che si merita!
Il mio post pare abbia scatenato un discreto pasaparola e ora spuntano altri nomi che adottano questa.. “iniziativa”..
Non sia mai che io commetta un ingiustizia e non li citi!
La lista è aperta lasciate pure nei commenti e fate passaparola.
Hollister
Abercrombie
Miroglio Group (Oltre, Fiorella Rubino, Motivi, Elena Mirò.. e molti altri)
Ciccia, l’ultima 46 l’ho presa io!!!!!!!! :-P era una gonna comodissssssima!!!!
tesoro mio…..credo che funzioni per tutti i negozi di abbigliamento in questo modo.
mi è capitato di vedere commesse “fuori servizio” che vanno in cassa con un mucchio di vestisti e se li comprano…..in tempo di crisi val bene lavorare in un negozio di vestiti che, è vero te lo “impone” ma almeno risparmi un po’….
qualche anno fa era uscito un articolo, non ricordo bene dove però, che diceva :
Lavori presso una fabbrica di automobili ? bene….la compri da me, ti faccio lo sconto e la puoi parcheggiare internamente alla fabbrica….non la compri da me???? ciupa!!!!
sai di solito è comodo usufruire del parcheggio interno all’azienda specialmente se nelle vicinanze parcheggi esterni ce ne sono pochi e ti fanno il bozzo sulla macchina se sei fortunato a trovarlo fuori (come la zona dove lavoro io) e così ti nel contempo l’azienda ti “fidelizza” o cmq cercano di farlo.
Funziona così per tutti quei luoghi che hanno a che fare con la vendita, e cmq diciamo la verità…..lo sconto, sia per vestiti, auto cibo ….in questo momento è piuttosto ricercato…..
Beh diciamo che la commessa non mi era parsa.. entusiasta di dover comprare da Promod.. e cmq quella di cui parli non è fidelizzazione: si chiama ricatto :D
Avere lo sconto-commessa è un conto.. dire “DEVI DECURTARTI LO x% DELLO STIPENDIO RIMETTENDOLO DENTRO LE CASSE DEL MIO NEGOZIO E INOLTRE DEVI INDOSSARE CIò CHE HAI COMPRATO NEI WE LAVORATIVI USANDO IL TUO CORPO PER PROMUOVERCI” non è uno “sconto che fa comodo”.. è una porcata squallida e probabilmente persino illegale.
L’azienda automobilistica non diceva ai dipendenti “dovete comprare da noi e basta”.. Diceva “se comprate da noi, vi offriamo sconti e agevolazioni.. mi pare un discorso sensato.
La cosa del parcheggio, certo, è fortemente patetica.. ma vabbeh
Ciao “superciccia”,
sono una dipendente di Promod, fierissima di esserlo, e vorrei specificare che il fatto di indossare capi Promod comprati da noi nel fine settimana è FACOLTATIVO! Ogni negozio può decidere se aderire o no all’iniziativa dell’azienda e posso assicurarti che tutte noi siamo contente di avere una scusa ogni tanto per comprarci un capo nuovo che stai puntando già da giorni e che hai una gran voglia di comprare…E comunque ovviamente li indossiamo anche fuori dal turno di lavoro! :-)
Riguardo alla disponibilità delle taglie sicuramente hai in parte ragione…Anche se non hai idea di quanti shorts tg46 abbiamo venduto! ;-)
Ciao Anonima e grazie per la tua testimonianza.
Sono felice che nel vostro punto vendita sia facoltativo ma, evidentemente, non è un must aziendale, perchè la commessa mi ha specificato “obbligate a comprare” e “obbligate a indossare”.
Oppure siamo davanti a un abuso di potere da parte del direttore di un punto vendita.
Se fosse facoltativo non ci sarebbe nulla di cui indignarsi,ovviamente posto che In ambiente aziendale non tutte le richieste facoltative sono realmente facoltative. Questa è una banalità nota direi a chiunque abbia lavorato no? ;)
Inoltre con questo post, alcune mie amiche, che lavorano in un negozio, mi hanno apertamente detto che è prassi chiedere al dipendente di comprare un tot di capi a stagione e di indossarli. Dove uso “chiedere” per carineria.
Gli sconti aziendali non sono un favore straordinario che fa Promod ai propri dipendenti sono prassi aziendale praticamente ovunque e per beni notevolmente più cari (macchine, beni extra lusso, mutui a tassi a dir poco aggevolati).
E questi sconti, convengono all’azienda. Eccome.
Certo anche al dipendente.
Io ammetto che non amo Promod per le rifiniture approssimative e la scelta di tessuti spesso di infima qualità e per me sarebbe un problema dover spendere parte del mio stipendio per indumenti che, salvo rare eccezioni, mi vergognerei di indossare in negozio e che mai e poi mai indosserei fuori.. altro che favore.
E, per dovere di cronaca, aggiungo che alla commessa in questione dissi “denuncerò sul mio blog quanto mihai detto” e lei non ha battuto ciglio nè si è prodigata a rettificare alcunchè.
Mi spiace leggere commenti cosi’ assurdi fatti da una persona che probabilmente non si è preoccupata di informarsi in maniera più approfondita. Ho lavorato per altre aziende e posso assicurarti che di aziende serie come Promod ce ne sono davvero poche in Italia.
Ovviamente ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni ma a volte le persone non pensano alle conseguenze di una frase detta tanto per far passare 5 minuti….
Alle cavolate che scrivi sulla qualità non ti rispondo neanche….
Mica è colpa mia se se sei abituata alla qualità Promod.. io sono abituata a ben altro e la differenza la vedo e la dico.. altro che sciocchezze!
Che poi.. tocca essere davvero di bocca buona per non vederla, eh!
Ma del resto c’è anche chi mangia agli “All you can eat” e li definisce “buoni”.. io preferisco uscire una volta in meno e non ingerire pattume per risparmiare 10 euro.
Ognuno veste con quello che può permettersi, non ci sono dubbi.. ma personalmente però non vedo ragioni per accettare quella qualità per risparmiare 15 euro. Ma è tuo diritto vederle.
.. e comunque devo dire che come dipendente Promod il tuo approccio la dice lunga sulla filosofia aziendale: invece di chiederti se quella commessa sia davvero obbligata a comprare (lei e le colleghe, ovvio) magari come abuso del singolo direttore, hai preferito darle della bugiarda:
“ma davvero siete obbligate?? Non ci credo!!!”
“Si, a volte non so cosa comprare..”
Si chiama BUGIA non leggerezza questa.
Io ho deciso di crederle, tu di darle della.. “leggera”.
E’ triste che “una dipendente Promod”, come prima scelta, decida di dare della “bugiarda” alla parte debole dell’ingranaggio, invece di fare qualche controllo o avere almeno il dubbio. Certo un dubbio ti fa scoprire più cose di quanto facciano le certezze.
Questo, secondo me sarebbe un approccio serio di un’azienda seria “credo non sia possibile, ma nel dubbio verifico”.
…piuttosto che “Di sicuro non è possibile, e se leggo un’accusa simile, do della buguarda a tutti mi tappo le orecchie con le mani e canto lalalalalalalalalalalalalalalala…”.
Ma che vuoi che ne sappia io:mi occupo solo marketing e comunicazione :D
Ciao a tutte le accalorate sostenitrici di questo post! Visto che ho letto con altrettanto fervore non posso esimermi dall’aggiungere un commento. Anche io sono una dipendente di Promod, un tempo fiera di esserlo, oggi non più. Ho visto troppe cose che arricchirebbero a dismisura il concetto di “mondo dello squallore”!!! Ma limitiamoci a quanto evidenziato da Superciccia, con pienezza di intenti e di contenuti. Da attenta cliente quale dimostri di essere mi sento di dirti che hai pienamente ragione. L’assortimento delle taglie avviene in maniera assolutamente automatica e senza guardare non solo il tipo di capo, ma neanche lo storico delle vendite….ma non mi dilungherei oltre su un’incapacità altrui con la quale mi sono stancata di combattere.
Quanto al fatto che siamo state “costrette a diventare testimonial dei nostri prodotti” proverò a spiegarti come la cosa è stata posta a noi. Io ho sempre chiesto all’azienda che potessimo scegliere le “divise” utilizzando capi del negozio, e un tempo c’era un cospicuo budget previsto proprio a questo scopo. Perchè vedere un capo indossato da persone VERE è ben altra cosa che vederlo su una stampella, piegato o su un manichino! Poi sono arrivate le divise nere, che a quanto pare costano troppo (pure quelle….) Quindi hanno avuto la brillante idea di “proporre” di rifarci il guardaroba, rigorosamente a nostre spese, per poterlo indossare con orgoglio durante i nostri turni di lavoro. Ma attenzione: i capi indossati, devono essere RIGOROSAMENTE della collezione in corso. E certo: così ogni 3 mesi devo farmi tutto il guardaroba se il mio staff o la mia responsabile hanno deciso per la “divisa libera”, libera di vestire solo Promod. Ho opinato che forse per fare questo favore all’azienda sarebbe stato opportuno, se non regalare-fornire i capi in quanto divise, almeno aumentare lo sconto dipendente e dividerci con l’azienda il prezzo dei capi. Mi hanno detto che era sufficiente l’orgoglio di poter indossare i nostri capi nel turno di lavoro… Chiaramente il mio staff non ha adottato la divisa libera, perché l’orgoglio dei dipendenti di appartenere ad un’azienda deve essere guadagnato, non preteso o dato per scontato!
Detto questo mi rivolgo a Superciccia: se vuoi arricchire il tuo blog e sapere altro sul “fantastico mondo dello squallore”, non esitare a contattarmi.
Ed io NON ESITO a contattarti scrivimi pure su Super.ciccia@libero.it
Nel frattempo ho scopero che una mia cara amica lavora per il gruppo Miroglio che fa le stesse cose.
Anche io ho lavorato x 5 anni nel gruppo Miroglio che adottava la stessa tecnica,poi grazie a delle coraggiose e a diverse battaglie sindacali si è arrivati ad avere la libertà di potersi mettere ciò che si vuole(anche se si viene sempre guardati in malomodo da visual,rgn e compagnia bella…)ora il problema di Miroglio è un altro…sta dilagando la piaga del Mobbing x fare saltare tutte le teste scomode e che con il tempo sono arrivate ad avere livelli e di conseguenza stipendi che a discrezione dell’azienda vengono valutati troppo alti per la posizione ricoperta,oppure semplicemente x simpatia o per mancata devozione nei confronti dell’azienda stessa….io aprire una bella discussione sul Mobbing in Miroglio visto che io x prima ne sono stata vittima,e andando avanti con il tempo mi capita di conoscere persone che hanno subito le mie stesse situazioni,in maniera più o meno grave,ovviamente anche in citta e contesti differenti dal mio,ciò mi dice che c’è un grande meccanismo aziendale che lavora x far saltar teste…e non mi pare x niente una cosa dignitosa,specialmente quando approfondendo l vari casi si conoscono le tecniche usate.
Dipende miroglio da 12 anni. Questo mese, in occasione del mio rientro dalla maternità, mi è stato regalato un trasferimento a 190km da casa.
merda!mi spiace Francesca…
Ciao carissime . io sono una ex dipendente miroglio scappata all estero tutto ciò che ho letto riguardante i vestiti da comprare ad ogni stagione è veramente tutto assolutamente vero. ogni tre mesi visto che io facevo 40 ore settimanali doveva comprare un bel po di vestiti x poter andare a lavoro perche se ti trovavano con una singola maglia erano cazzi . comunque io ho lavorato in sicilia e adesso quasi tutti i negozi da noi li hanno chiusi e le mie colleghe dopo 12 anni sono state buttate fuori quindi francesca sono contenta x te che ti hanno fatto un bel regalo. adesso vivo in germania e tra qualche ora avrò un colloquio da promod ehehe speriamo che l azienda sia diversa rispetto in italia ehehe .
caterina ho letto il tuo commento solo adesso anche noi abbiamo avuto e le mie colleghe hanno ancora questo problema ma i sindacati ci hanno lasceta completamente sole . io sono andata via per questo anche se avevo un contratto a tempo indeterminato :(