L’anoressia è una malattia e chi ne soffre o ne ha sofferto sa quanto dolore procuri…
Poi però ci sono delle ritardate (non saprei come definirle altrimenti) che si dichiarano “Pro Ana” cioè “pro anoressia” ( un pò come dire “sono pro tumore maligno” o “pro AIDS”) che si ritrovano per darsi consigli su come morire di fame.
Poco fa sono capitata casualmente su un sito pro ana e leggete cosa scrive la blogger:
“Ragazze vorrei chiedervi aiuto. Io a volte rimango sola in casa e in quel tempo vorrei approffitarne anche per vomitare ma non ci riesco. C’è qualcosa che mi blocca e non mi fa andare avanti e in più quando lo faccio ho un po’ paura. Voi come fate? Qualche consiglio? Grazie a tutte”
Su un altro sito:
” ciao… lo so, è tanto che non mi faccio sentire, ma sono stata male…mi sono sentita abbandonata da ANA la mia unica ragione di vita che mi ha abbandonato (…) ma oggi si ricomincia deve esserci solo lei nella mia vita…e dovrò essere ancora più brava di prima…vi voglio bene ragazze perchè so che solo voi mi potete capire vi ho pensato tanto… pro ana per sampre…”
Notate la vaghezza sul suo preoccupante esser stata male e invece la sua propositività verso il mostrare quanto sia importante riprendere le cattive abitudini!
Questa poi è completamente rincoglionita:
“Benvenuta nel mio blog..ti aiuterò io a diventare anoressica pura..insieme riusciremo a raggiungere la nostra felicità e il nostro meritato posto al sole… puoi farti passare l’appetito ccupandoti la giornata e bevendo molte robe calde come thè non zuccherato,minestrina light…natutalmente inizia gradatamente…inizia prima col dimezzare le porzioni poi ogni 2settimane scali ancora..ti indirizzerò io!sono appena uscita dalla clinica dve mi hanno ricoverata,ingrassata perciò ankio devo ricomniciare daccapo…ce la faremo….”
Infine c’è questa drammatica testimonianza che mi ha raggelata soprattutto perchè, nonostante la stessa, il blog ha perpetrato il suo scellerato iter di morte:
“Con TUE frasi distruggi chi è in bilico… trascini nel buio anche chi non dovrebbe essere trascinato… ti presenti come un’amica, e poi tradisci alle spalle. A quante ragazze vuoi aggrapparti e trascinarle nel baratro con te? Hai fatto male a ME, hai trascinato ME insieme a te e questo non te lo perdono, anche se non ti conosco. Tanto questo commento non lo pubblichi, ma almeno te lo sei letto cazzo!”
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Con il self control che mi contraddistingue, vorrei postare anche qui una risposta a tutte queste MALATE DI MENTE che decidono di trascinare nel loro inferno personale, fragili e influenzabili adolescenti che sfortunatamente transitano dal loro blog in cerca di un consiglio amico e onesto su una delle scelte più difficili e delicate dela loro vita!
“Nessuna di voi bugiarde racconta cosa voglia dire vomitare ogni giorno o odiare il cibo e chi se ne nutre; nessuna racconta cosa voglia dire essere costantemente debole, avere mal di testa, sempre sonno.. No!!! Raccontate solo quant’è bello, che soddisfazione dà perdere un kilo! Nessuna racconta la paura di morire, le visite all’ospedale, la disperazione dei genitori, lo strazio in famiglia. Nessuna confessa di fare schifo ai ragazzi, che la gente si gira a guardare, ridacchia e sparla all’orecchio e in quei momenti non sembra così bello essere degli scherzi della “natura”… Nessuna di voi vigliacche racconta alle nuove simpatizzanti il drammatico rovescio della medaglia! Siete delle false! Bugiarde con voi stesse e quel che è peggio false e bugiarde con ragazze fragili che si fidano di voi.
Ho rispetto per una ragazza anoressica che si sforzi di guarire o quantomeno eviti di inneggiare al proprio malessere (perchè le PROANA sono felici di soffrire); non ne ho invece per quella che cerca di “infettare le altre” con idee malate, incoscienti e assassine! Creando questi blog avete scelto di far ammalare altre persone: siete inutili alla società, anzi dannose; a questo punto la vostra morte è più utile della vostra vita! Ma non fate prima a buttarvi da un balcone se volete proprio morire? Rapido, indolore e non trascina nessun altro con sè.
Siete solo delle ipocrite che raccontano di odiare se stesse ma poi trovano la via più VIGLIACCA E LUNGA per uccidersi, coinvolgendo nel frattempo altre vittime (come ho potuto leggere nei commenti disperati di un’ ex seguace proprio di uno di questi blog!!! Ndr).
Provo un così grande ribrezzo per il male che consapevolmente vi impegnate di fare ad altri, che non mi fate nemmeno più pena. “
Commento sempre per dire che non sono d’accordo. Vabbe’, quando sono d’accordo (e succede spesso) non lo scrivo! :)
Ora incazzati pure, ma la trovo una posizione un pochino superficiale la tua.
Esattamente come quando parlavamo dei musulmani.
Il rapporto di una donna (soprattutto) con il cibo è complicato. Non sempre (anzi, quasi mai) dietro al mangiare e al non mangiare c’è voglia di mangiare o di non mangiare.
C’è un mondo dietro a quello che tu sintetizzi in un post che nemmeno ti immagini, ci sono dolori così grandi che li senti persino nella pelle.
Il mondo arriva a farti schifo e con esso il “corporeo” (tutto ciò che è reale, che è vivo) smetti di sentirti, di volerti sentire e forse in parte anche di voler vivere.
Non guardi e se guardi non vedi.
Crederesti a qualsisi cosa pur di “salvarti”.
Il corpo diventa il simbolo, forse anche un mezzo.
Il simbolo del tuo non esistere.
Il mezzo per espiare.
Ti privi di tutto, soffri, credi che soffrendo tu stia espiando “le colpe”, quelle colpe per cui di notte non dormi, quelle colpe che magari non sai dire nemmeno tu.
E’ vero, “iniziare altre” a questa religione (bè il significato di religione è assolutamente utilizzabile: inesistente e deleteria!) può sembrare turpe, ma in realtà loro credono veramente di aiutarsi.
Non sono pro ana, per carità.
Ma non sono nemmeno per la ghettizzazione di queste DOLOROSE malattie psicologiche che poi (solo poi) diventano anche fisiche.
Ascolta Atea, qui non ci sto.
Le Pro Ana sanno che non sono felici, sanno di stare male, sanno di non piacere, sanno di soffrire e far soffrire. Non lo ammettono agli altri ma lo sanno. E sanno anche benissimo che è sbagliato, ma non lo ammettono.
Una persona buona direbbe “io sto male, mi piace, cerco quelle come me: MA ALMENO SE VEDO UN’INDECISA EVITO DI TRASCINARLA DENTRO”
E invece no! Ci sono ragazzine che si avvicinano con un “mi piacerebbe perdere qualche kilo, sono triste” e vengono indottrinate letteralmente e risucchiate in una realtà distorta.
Per quanto tu sia malata non puoi essere così stronza da far finta di non sapere BENISSIMO che stai soffrendo e decidere subdolamente di trascinare nell’inferno famiglie intere.
Mi spiace, tutti noi abbiamo sofferto, tutti noi siamo stati male, ma solo qualcuno, sceglie di esaltare il proprio dolore agli occhi degli altri sino al punto da farlo percepire quale fonte di felicità.
( hai questo “vizio” di bollare quello dico come “superficiale”, e non ti chiedi mai “ma avrà sofferto? Conoscerà chi ha sofferto e come ragiona? Ha fatto un ragionamento che magari io non ho ancora fatto?” Ad esempio: se tua madre fosse pro ana ti direbbe “dai è bellissimo!” o “io voglio essere Pro ana ma tu, ti prego, non cascarci” ? Io dico la seconda. Io dico che una persona a cui frega qualcosa di qualcuno fa così. E non raccontarmi che l’anoressia non lascia nemmeno il BRICIOLO di umanità che serve per fare questo, perchè non è vero e lo so per esperienza diretta anzi direttissima)
E poi mica tutte le anoressiche sono Pro ana ma non per questo sono meno gravi! Anzi! Se non erro le pro ana, cercano di raggungere un peso bassissimo ma non la morte (che però considerano effetto collaterale accettabile)… e “accidentalmente” insegnano ad ingannare i genitori, e rovinarsi la salute irrimediabilmente, strafottendosene se ,nel mentre, qualcuna utilizzerà quei suggerimenti per andare oltre e lasciarsi morire!
Mi spiace ma se hai sofferto abbastanza sai che per quanto buio, se non sei pazza (ma allora ci vuole il manicomio!) un barlume di razionalità ti rimane ed è quella che ti fa capire che, quale che sia la tua posizione in merito a una certa situazione, riconosci sia complicata e fonte di infelicità e anche se tu decidi di proseguire verso l’autodistruzione, “non la auguri a nessuno”. Se sei una brava persona.
Se sei una stronza cattiva e che se ne fotte degli altri invece pensi “sto male io, voglio stare male, state male tutti che è bellissimo”.
Allora non ho nessuna pietà. Ma proprio nessuna. Queste persone (che anche da sane sarebbero delle colossali stronze) rovinano il mondo che io mi affanno da sempre a rendere migliore.
Non le voglio intorno a me. Mi fanno schifo.
PS
La storia dei mussulmani cmq l’avevamo chiarita mi pare (sul blog o su msn) ed avevamo trovato dei punti di accordo.. Tu non mi hai ancora perdonato Parnassus, altro che :D
Sei una in gamba però, prima o poi lo farai, anche perchè ti stimo troppo:)
Ah Ciccia! :)
Tanto noi se non ci prendiamo per i capelli quel tanto che basta per alzare l’adrenalina (spero anche l’audience!), non viviamo bene: ottimo, non sapevo come svoltare la giornata! :D
Guarda, è un argomento che non mi piace. E non per Ana o non Ana, non mi piace parlare di sofferenze di questo genere: sono malattie tanto subdole che andrebbero odiate in un fronte comune.
Mi accanisco per questo.
Odiare la malattia infame, non chi ne è affetto.
Se hai un tumore non è colpa tua.
Ti guardano da malato, ti trattano da malato.
Cercano di curarti.
Le malattie come l’anoressia, invece, convincono a pensare che la colpa sia la tua.
E convincono in primo luogo te stessa.
Non sai quanto è brutto andare da un medico che non vede nulla se non la colpa.
E’ un’azione di lento logoramento quella di Ana.
La colpa è tua, te lo senti addosso e inizi ad odiarti.
Allora smetti di guarti, di sentirti e di vivere veramente.
E il corpo è solo qualcosa che non ti importa di logorare purché tu possa sentire il dolore invaderti.
Perché sentire dolore è l’unica cosa che ti permette di pensarti in vita.
E’ l’unica cosa che ti convince di esistere.
Hai ragione, certe volte sì ha quella razionalità per capire che “è male” e per dire “sono malata, aiutatemi”, ma non sempre.
Tante volte sai perfettamente che stai facendo una cazzata.
Sai perfettamente di rovinarti la vita.
Sai perfettamente che non dipende da niente altro che da te smettere, ma non ci riesci.
Inutile parlare del circolo vizioso che ne consegue: più ti fai male, più ti odi, più lo fai.
E Ana non è che una fase.
La fase precendente, quella in cui ancora non hai capito.
Quella in cui pensi che perdendo peso tornerai a vederti.
Quella in cui vuoi “aiutare” le altre nel modo in cui aiuti te.
La privazione, la purezza, la sofferenza, l’espiazione.
Sono gli elementi.
La correlazione tra cibo, sesso e vita è infinita.
Io non so se riesco a spiegarmi…
Anche il caso opposto è atroce.
Ci si riempie fino a scoppiare, credendo di sentirsi più vivi.
Ci si riempie pensando che quello che ingurgiti (senza sentirlo) sia vita, amore, senso delle cose.
Un’altra forma della stessa cosa, dello stesso male di vivere.
Forme terribili, che io personalmente non auguro a nessuno.
Meglio non saperli certi dolori.
Forme che secondo me vanno rispettate, capite, assolutamente comprese e non giudicate.
E non sai gli sguardi che non vedono quanto uccidono nell’anima.
Per questo mi sono scagliata, perché in una lotta con un male così infimo, capita spesso di pensarsi soli.
E secondo me è, invece, il sentire che non tutto è perduto, che c’è chi ha sofferto ma comprende e vuole tornare a vivere che può aiutare a ricacciare Ana in quella fogna da cui è sbucata.
Sono cinica per vocazione ma c’è bisogno d’amore per intraprendere una strada concreta in questo senso…
Ciao Bella! :)
Guarda ti do ragione su tutto e la tua descrizione la trovo perfetta.
Solo su un punto siamo discordi: tu puoi fare a te stessa quello che vuoi e puoi anche permetterti di “non trovare la forza” di salvarti.
Ma quando però “trovi la forza” di affossare un altro allora perdi tutta la mia comprensione. ma tutta.
Da malata diventi carnefice e non ametto giustificazioni (io, poi tu ammettile se vuoi).
Quando non usi quel barlume di lucidità per non curarti sei biasimevole, ma quando non lo usi e fai male ad altri sei un’assassina e allora posso anche capirti o non capirti, ma la tua vita vale meno di quella che stai per portarti dietro (che si presume sia sull’orlo ma non ancora precipitata).
Mi dispiace ma io non concepisco la libertà di fare male. Malata o no, devi pagare.
A questo punto considerato che una grossissima parte di pedofili lo sono perchè loro stessi hanno subito atti drammatici nella loro vita, bisognerebbe capirli.
Io ti ripeto, se non sono pazzi, a tutti rimane un barlume di lucidità tale da dirsi “ok io a me posso fare quello che voglio, ma con la vita di altri non ci gioco”.
Se non lo fai, per me, non meriti di vivere.. Quantomeno in libertà. Malato o no.
Bhe…
A me queste “SOFFERENZE” cosi “ATROCI”, cosi “PROFONDE” da indurre una persona a lasciarsi morire di fame mi lasciano un pochetto perplesso…
Questi “MALESSERI DELL’ANIMA”…
Queste “PROBLEMATICHE ESISTENZIALI” tali da indurre una persona ad autodistruggersi…
Non mi provocano neppure un pò di pietà…
Io le curerei nel solito modo:
Un bel cal. 5,56 sparato in una rotula.
Quella sarebbe una “sofferenza” realmente isopportabile.
Quella sarebbe una buona motivazione per sperare di morire.
E non servirebbe neppure tanto impegno per riuscirci.
Banalità…
Che crepino.
Beh… a quanto pare Leo, per una volta ci troviamo d’accordo.
Mia madre dice sempre “li manderei un anno in miniera” (rivolta a chi ruba, e chi si fa troppe seghe mentali).
Io non arrivo a tanto ma penso che anni fa, i malesseri dell’anima erano meno comuni. E che forse ” il fare” e le difficoltà in generale, erano un toccasana (non ci davano il tempo di autocommiserarci).
Nel mio passato ripensandoci ho avuto troppo da fare per drogarmi o disperarmi. Quindi non sono per l’iniezione… ma una bella cura di “calci nel sedere” finchè non finisci il piatto guardata a vista letteralmente per mesi la concepisco. E calci nel sedere tra virgolette fino a un certo punto. Se proprio devi sentire dolore fisico te lo procuro io, e vedi quanto ti faccio sentire viva.. Fino ad odiare me invece che te stessa.
Prima mangi e tutto ogni giorno per settimane e solo dopo parliamo, quando hai assunto una quantità di vitamine e proteine sufficienti da farmi parlare con un essere umano “funzionante”.
Viviamo in una società in cui si da troppo spago alle seghe mentali. Questa cosa l’ho imparata negli anni.
E gli psicologi in questo sono drammaticamente protagonisti negativi.
Io ricevo quasi ogni giorno telefonate di amici che mi chiedono consigli (anche tu atea, hai ammesso che do buoni consigli in campo sentimentale).
La realtà è che sono pratica.. So cosa sia l’amore, farsi trasportare ma poi guardo alla praticità della cosa.
Conosco l’anoressia abbastanza e ritengo di poter dire che la comprennsione ad oltranza sia un errore.
Bisogna sapere dire basta alle seghe mentali. Io sono stata educata con molta durezza, tuttavia non sono dura almeno inizialmente, ma quando la situazione diventa pericolosa lo divento.
Lo so che tu, atea, non sarai d’accordo con questo mio atteggiamento, ma ritengo che A VOLTE un ceffone faccia bene. Ma bene bene. Molto meglio di mille parole.
Però non è che se dici “Abbassa la temperatura corporea” a uno che ha la febbre lo aiuti molto a guarire.
La mente è una cosa complicata, forse troppo complicata per essere lasciata agli psicologi, però non è detto che i calci nel sedere (cit.) non si possano rivelare un tacon peggiore del buso.
Il punto è “prima fare”, “poi ragionare”. E cioè “intanto mangia, poi ragioniamo sul perchè non vuoi mangiare”.
Una parte dei cattivi ragionamenti derivano da una cattiva alimentazione (ovviamente non solo) non posso aiutare una persona che non ragiona lucidamente assecondandola nel non mangiare sapendo che questo è concausa del suo non riuscire a ragionare. Lei questo non lo capisce, ma io sì, quindi volente o nolente mangerà.
Quando ero piccola sono stata educata con il concetto “ci sono cose che tu ancora non puoi vedere data la tua giovane età e che contesterai, tuttavia ti dovrai fidare e farle o non farle lo stesso. Non si può perder l’occasione d’insegnartele solo perchè tu ancora non sai di averne bisogno”.
Negli anni, mi è “capitato” di aiutare una ragazza a crescere anche grazie all’ausilio di questo concetto che di per sè è violento perchè significa “a prescindere da quello che pensi ora, fai quello che ti dico perchè ne so più di te”.
I calci sono per lo più metaforici (anche se a mali estremi…) ma peggiore di MORIRE DI FAME, i calci non sono di certo. Per fronteggiare quello che di fatto è un suicidio, non si può lasciare nulla di intentato, anche la violenza o la coercizione(nel suo interesse intendo). Ancor più se il malato può far danni anche ad altri.
Insomma, la scuola Muccioli.
Avevo capito bene, e infatti non sono per nulla d’accordo con questa linea terapeutica.
Sai com’è io diffido sempre di chi vuole il bene degli altri – del resto io mi ispiro sempre a questa massima: tutti vogliono il tuo bene. Non darglielo.
Ahahahah scemo.
Cmq sì, tipo Muccioli, meno percosse però :D
Adesso, a parte gli scherzi: direi che ha salvato molte vite no? E se uno non è più che fortemente motivato, se non legato a un letto, come vuoi che superi indenne la voglia di una dose?
Persino Ulisse, si fece legare…
Naturalmente condanno i pestaggia anche perchè non sono necessari, anche se, converrai con me che se devio l’obiettivo di una anoressica da se stessa ad altro da sè (nello specifico me), già sono a buon punto.. Sì perchè per odiare me per un soppruso devi automaticamente ammettere di amare te e se ti ami… Beh il resto è guarigione.
Sono un genio.
Penso che non si rendano nemmeno conto del male che fanno spingendo altre ragazze sulla strada dell’anoressia.
Se pensassero che morire di fame fosse un male non lo farebbero nemmeno loro.
Lo sanno sia razionalmente che istintivamente. Solo che lo percepisconoco come unica via per accettare sè stesse.
Per questo lo dico: se sapessi che loro nemmeno si rendono conto sia sbagliato, non lo direi. Ovviamente non sto dicendo che siano persone razionali e mentalmente sane al punto da fare una scelta consapevole, tuttavia, sono perfettamente in grado di capire il binomio anoressia morte, solo che non lo considerano un ostacolo.
Per carità, io sono per l’assoluta l’ibertà: se vuoi suicidarti, fai pure, mi indigno quando nel mentre, trascini altri con te.
Allora non ci sto.
Ciccia sono esterrefatta a dir poco
non avevo idea che esisteressero forum del genere e persone così fermamente intenzionate alla distruzione di se stesse, del proprio corpo ma soprattutto convinte di poter fare “opera sociale” nel divulgare informazioni di quel tipo
massimo rispetto per chi soffre
però qui siamo alla patologia mentale, e come dici tu è pericolosissimo l’indottrinamento di ragazze che potrebbero ancora farcela, ma vengono tirate giu’ nel baratro da queste MALATE DI MENTE.
PRO ANA? PRO MORTE.
Comunque dico una cosa:
non sono ragazze sceme
non sono prive di coscienza
scrivono, pensano, reclutano
LO SANNO MOLTO BENE che stanno seminando semi di morte, hanno un cervello e lo usano per scrivere, per condividere, per stare in un forum, per associarsi
non le giustifico, mi spiace
La verità è che l’ego smisurato del loro disagio vuole compagnia, non vogliono essere sole nel loro incubo, e cercano spiriti simili per autoalimentare la psicosi.
“Non ti preoccupare…. non ti abbandoniamo ….ti aiuterò io ….”
SEI PAZZA. ECCO COSA SEI.
E POCHE CHIACCHIERE, BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI DIRLO CHIARE LETTERE, non stare al loro gioco giustificandole perchè stanno male!
E’ esattamente quello che penso io, caro Presidente!
Il problema è questo tentativo di spiegare a chi la pensa come noi, quanto sia profondo il baratro in cui queste ragazze si trovano, ignorando completamente in questo modo, i diritti di chi in quel baratro ancora non c’è e probabilmente non ci cadrebbe senza quelle cattive compagnie.
Psicologi agli assassini, anzicchè supporto alla famiglia delle vittime; supporto morale e comprensione a malate che fanno male a persone fragili ma ancora sane, invece che assicurare protezione a queste ultime chiudendo i blog e sanzionando queste cretine.
Essere malati non vuol dire che puoi dire/fare quel cazzo che ti pare, essere malati non vuol dire che tu non debba rispondere anche penalmente, dei danni cagionati a terzi SOPRATTUTTO perchè non stiamo parlando di persone incapaci di intendere e di volere bensì di persone che hanno una visione distorta di sè stesse sì, MA NON DEL BENE E DEL MALE.
Stiamo parlando di persone che no sono pazze infatti sono per lo più consapevoli che:
1)la denutrizione porta a morte certa
2)l’istigazione al suicidio è un reato
Una persona che è COSCIENTE e PERFETTAMENTE CONSAPEVOLE di questi due punti ( e le anoressiche lo sono!), DEVE essere considerata RESPONSABILE delle proprie azioni; la malattia al massimo, può essere un’attenuante.
Ma per me sono delle assasine.
Anch’io sono stata anoressica…e vi assicuro che quando la gente si girava a guardarmi,io interpretavo quegli sguardi come sguardi di ammirazione per la mia linea…era una logica assurda,lo so.E quando,guarendo,ho cominciato a mettere su qualche chilo,mi son vista enorme,una balena,fino ad arrivare a 50 chili…là ho cominciato a guarire definitivamente,perchè ho imparato a guardarmi con più obbiettività,e a vedermi veramente per quella che ero…
Sono consapevole di questa distorsione, e sono davvero felice per te, lo dico sinceramente:)
Posso farti una domanda visto che sei l’unica ad aver fatto “outing” al momento?
Quando non mangiavi, a parte vederti più bella (distorsione visiva) eri consapevole che:
1)Non mangiare è sbagliato e dannoso per la salute?
2)Se avessi continuato potevi morire?
3)Consigliarlo ad un altro era sbagliato?
4)Consigliarlo ad un altro avrebbe messo a rischio la sua vita?
Infine:
Lo avresti consigliato a un’ amica/sorella/persona che ami?
Ti chiedo di pensarci un attimo su prima di rispondere, ti prego, più onestamente possibile.
.. E benvenuta, davvero benvenuta:)
Non avrei mai consigliato a nessuno di mettersi a dieta neppure seguito da un dietologo,quindi in modo corretto,figurarsi fare come me.Questo perchè volevo essere IO quella più magra,più bella quindi,e non m’importava se non avevo abbastanza forza per guidare lo scooter o se perdevo i capelli.Era un prezzo da pagare per la mia bellezza!
Non so se ero o quanto ero consapevole che continuare mi avrebbe fatto morire…non ci facevo caso se era dannoso,anzi,quando la mia pelle era talmente sottile da lacerarsi con nulla,specie nelle creste iliache o cmq nelle parti sporgenti,io semplicemente mi mettevo un pò di crema idratante e per me era finita lì…anche se per richiudersi ci voleva tanto tempo…
E perchè non lo avresti consigliato?
Non avrei consiglato a nessuno di dimagrire come me perchè volevo essere la più magra di tutte,quindi la più bella!
Sai che ti sto adorando?
La tua sincerità è ammirevole!!
Quindi mi stai dicendo che se tua sorella, per dire, avesse voluto smettere di mangiare, tu le avresti sconsigliato di farlo NON perchè l’avrebbe condotta ai disagi fisici e psicologici che tu conoscevi e non volevi dovesse affrontare, ma solo per una sorta di “competizione”. Giusto?
Io ho conosciuto qualche ragazza anoressica perchè ho frequentato un centro auxologico per un pò, per un mio problema di salute e devo dire che la mia impressione e i commenti che ho sentito erano di tenore diverso cioè c’era una differenza tra quello che una ragazza anoressica avrebbe consigliato a un’amica qualunque piuttosto che a una che magari adorava.
Ma è vero che spesso anche loro avevano questa sorta di “competizione”. Sicuramente è una malattia che tira fuori il peggio di una persona.
Una sana e corretta alimentazione comporta molto sport…praticato ovviamente…i ricchi si possono permettere la vela, lo sci, il surf, windsurf, kitesurf e sport con il surf…i poveri possono permettersi il calcetto, anche in strada con i cappotti al posto delle porte, il biliardo e le bocce quando diventano vecchi, quando diventano giovani possono continuare ad usare le bocce, ma non quelle dure, di piombo o forse le fanno in acciaio o ferro, ma quelle reali morbide al tatto palpeggiante, questoper dire che solo l’amore sconfigge certe storie brutte da sentirsi e da vedersi ed anche l’amore per la trascendenza e per il divino che tutto ammalia.Perchè chi non ha mai visto la morte in faccia non può sapere cosè la morte..mè poi leggerò bene le risposte di sopra..io intanto sono a dieta che questa estate voglio far schiattare di invidia GDM con la mia tartarughina..ciao cicciuzzacava
Non ti piaceranno le mie risposte, fanciulluzzo :)
Ed è vero che l’amore è la chiave di tutto. Ho aiutato mia sorella a crescere con amore e severità, qualche compromesso e guadagnandomi la sua fiducia.
Il problema è che però guadagnarsi la fiducia di una persona richiede tempo che una ragazza anoressica potrebbe non avere (naturalmente dipende dal livello di gravità) ed è questo il caso in cui il fine (scampare la morte o la non lucidità), giustifica i mezzi (coercizione).
Io se dovessi aiutare una ragazza anoressica, ad esempio, le farei ricordare un momento in cui è stata felice, la aiuterei a riassaporare quel ricordo e poi le direi: “se ti fidi di me ti prometto che ti farò essere felice almeno quanto quel giorno di nuovo, e che questa volta durerà”.
Non sapevo dell’esistenza di questi blog … ho letto un po’ e sento le mie mani che tremano, sento gli occhi pieni di lacrime per cio’ che sono riuscita a leggere.
Ho trovato, oltre a quello che tu giustamente sottolinei, anche tanta solitudine e tanto dolore.
… e qualche genitore che, invece di far finta che tutto va bene perche’ altrimenti si fa’ brutta figura in societa’, dovrebbe riscoprire davvero quel che significa il termine famiglia.
Scusa se il mio primo commento sul tuo blog ha questo tono dimesso, mi riprometto di fare meglio con il prossimo.
Come dico più spesso che posso: ogni commento è un onore per il me e per il blog che si arricchisce di un nuovo punto di vista, quindi sono io che ringrazio te di essere qui e di aver scelto di condividere con noi la tua opinione.
Personalmente non voglio colpevolizzare troppo nè la famiglia nè le ragazze che non hanno colpe nell’ ammalarsi.
Magari la famiglia è poco coesa o attenta o semplicemente fa il meglio che può: siamo tutti figli del nostro passato e del nostro tempo e per quanto ci impegnamo, abbiamo limiti che potrebbero non colmare i bisogni di chi ci sta accanto o di chi dobbiamo educare.
Io credo che la chiave sia un dialogo sincero con i propri figli sin da piccoli, cercando di far capire loro che tutti possono sbagliare anche i genitori e che la differenza tra figli e genitori non è l’infallibilità di questi ultimi, bensì l’esperienza che deriva dall’età. Questo dovrebbe aiutare i giovani a vedere gli adulti come persone di esperienza ma fallibili in quanto umani, aiutandoli così ad interprentare le loro eventuali mancanze non come abbandono o indifferenza bensì incapacità o errore, il che dovrebbe portarli ad un atteggiamento comprensivo e più maturo.
Io credo questo, l’ho adottato con mia sorella e sembra aver funzionato, del resto 1 esperimento non fa statistica:)
…già, o forse è proprio il peggio di quella persona che ha sviluppato la malattia….!
Me lo sono chiesta anche io proprio mentre lo scrivevo! :)
Oddio! In tal caso, con tutti i difetti che ho, sono a rischio Aids, Ebola e sindrome di Tourette :D
Ciao sono una ex anoressica. Volevo solo spiegare cosa è in REALTA’ il pro ana, perchè la gente non sa. La malattia di cui ho sofferto (anoressia) è composta da più fasi. La prima è il “pro ana” o almeno è così che lo chiamano. In realtà si cade nell’anoressia con la coscienza di quello che si fa. Una ragazza che ci cade (perchè si vede grassa) sa perfettamente che nel momento in cui smette di mangiare omangia solo 400 kal al giorno sta cadendo nell’anoressia. Quindi il pro ana è una fase della malattia! non sono stupide o “rincoglionite” sono malate… si vedono grosse…vogliono dimagrire poi di quanto desiderano vivere.
Ciao Amanda, benvenuta :)
Anzitutto mi complimento per quel “ex”.
Quanto al tuo discorso: è giustissimo, e infatti io non ho mai negato che una ragazza anoressica sia malata sin dalla fase in cui si vede solo grassa e magari non ha ancora smesso di mangiare (pre pro-ana diciamo :).
Però, come dici giustamente tu, se da una parte una ragazza anoressica è “libera” di mettere a rischio la propria vita e “decidere” di mettere a repentaglio se stessa, in nome della magrezza, non le concedo la stessa libertà di giocare con la vita un’ altra persona.
Anche i serial killer sono evidentemente malati: forse non li processiamo? E i pedofili? Proviamo forse a immedesimarci in loro e nel loro disturbo? O forse li disprezziamo senza appello..
E allora, vorrei che mi spiegassi, secondo te, perchè solo in questo caso, la malattia dovrebbe assolvere in modo così immediato l’istigazione al suicidio di cui le ragazze che hanno un sito pro-ana, si macchiano.
Come sicuramente avrai letto “essere malate”, per me, non significa “essere assolte da qualunque tipo di crimine”, ed instradare una ragazza fragile verso la morte, per me, è un crimine che nemmeno la confusione provocata da un terribile dolore esistenziale, può giustificare.
Lo chiedo anche a te: quando eri malata avresti consigliato a tua sorella (o scegli tu la persona che più ami) di smettere di mangiare? Perchè?
[…] ispirato alla lettura di un post di superciccia Pro Ana?!?!?! e sulla lettura di un blog di giovani Pro […]
ciao a tutti….vi scrivo perchè sono rimasta sconvolta di queste ragazze che parlano di stà cazz di ana come se fosse uno status da raggiungere,come se fosse una dea…come a dire:guarda,io ho vinto 100 milioni di euro,vieni che ti spiego come fare…!” ma scherziamo??ragazzine che hanno 13 anni che si vedono grassissime e che pesano 50 chili,sono 1,65 almeno e chiedono consigli…e delle stronze che spiegano i trucchi come mangiare aceto….avevo una ragazza come amica,lei voleva un bimbo….non ci riusciva e nn c’è riuscita per colpa del suo passato di anoressica.lei arrivava a mangiare il cotone idrofilo e bere per sentirsi sazia….mi hanno detto che è a letto,malata,senza capelli,senza più nulla di umano…ma è questo che le ragazze vogliono??ma che c’è di bello in uno scheletro con 20 chili di pelle addosso?? poi credevo che le ragazze di oggi fossero intelligenti,hanno i mezzi e la cultura cose che io nn ho avuto…forse è questo??hanno troppo??quando nn hai tempo per romperti la testa sulle diete e simili perchè devi lavorare come una matta,forse certe cose nn le pensi..nn hai tempo…come la depressione….si è mai visto UN CONTADINO DEPRESSO?? NN Sò…..RISPONDETEMI sono sconvoltissima
Ciao Rita, io non sono un’esperta.. Forse qui c’è qualcuno che lo è.. Forse per esperienza forse per professione..
Quello che ti posso dire è che si parla di ragazze che sono malate, non viziate.. Cioè.. come tu ti guardi allo specchio e ti vedi per come sei, loro si guardano allo specchio e si vedono con fianchi larghi che non hanno, ciccia che non c’è.. Moltissimi hanno questa specie di distorsione visiva..
Moltissimi obesi, tutte le anoressiche.. moltissime donne a cui vedi indossare minigonne indecenti che allo specchio probabilmente si vedono per come erano 10 anni prima.
Gli occhi ingannano..
Però vorrei farti riflettere su una cosa.. Se i ragazzi hanno tutto, se i ragazzi non hanno responsabilità.. Se i ragazzi non hanno punti fermi.. la colpa è forse dei ragazzi?
sicuramente la colpa non è tutta dei ragazzi…ma non ci sono solo ragazzi in questì blog…io penso che una persona possa voler fare quel che vuole del suo corpo, se è maggiorenne intellettualmente…ma non debba trascinare nella fossa dei ragazzi di 13 anni dandogli consigli su come non mangiare tipo prendendosi a pugni la pancia,vivendo di aceto…ragazze che dicono “sono 5 giorni che nn mangio,ho un pò mal di gambe,secondo voi è normale??quanto tempo ancora posso resistere??”… insomma non capiscono che è una malattia ma ripeto, è come uno status da copiare….”ti invidio…hai vomitato tutto per 5 giorni senza farti sgamare???voglio,esigo diventare come te,45 kg per 175 cm”….insomma è come se vivessere dentro uno specchio ste ragazze…con noi ma in una realtà distorta….una cosa le accomuna…..vogliono quasi tutte dimagrire perchè nn si piacciono ma perchè vengono derise da altre che le chiamano ciccione e simili…..sono sole…e quando leggi che dicono “solo ,voi mi capite,vi amo”….scusate….io amicizie on line ne ho fatte….ma non le amo……che una vecchietta vada in giro con le calze a rete,beh strappa un sorriso certo ma non fà male a nessuno…..in problema è che quando una dimagrisce non si vede mai abbastanza magra,questo lo sò,ma non deve trascinare denro delle bimbe……scusa lo sfogo….da una enne con una bimba
Guarda Rita che siamo tutti d’accordo qui:)
Anzi mi pare che il mio post sia molto duro a riguardo.. Personalmente poi trovo sia una di quelle malattie in cui è resente una colpa.
Tutti noi abbiamo avuto problemi spesso gravi.. Tutti noi abbiamo pensato cose come “ora smetto si mangiare” oppure “ora divento una stronza” o “ora quello lo ammazzo”.. Poi però abbiamo la FORZA di riprendere il controllo di noi e fare la cosa giusta.
La Forza non è un dono come fa comodo pensare però.. L’inteligenza è un dono ma la forza è una cosa a cui ci si costringe.. QUindi per quanto mi riguarda l’inizio della malattia è dettato sia dall’idiozia e che dalla totale mancaza di forza caratteriale.
A ucciderci siamo bravi tutti.
So che per non mangiare ci vuole forza di volontà.. Ma cazzo quanta di più ce ne vuole a mangiare e a rispondere a chi ti chiama “cicciona” se così no fosse infatti avrebbero risposto invece che smettere di mangiare no?
Alla fine però diventano delle “semplici” malate.. persone quasi (e sottilineo quasi) incoscienti..sono da aiutare e francamente da FERMARE. Non è Sufficiente chiudere loro il blog: sono PERICOLOSE PER LA SOCIETA’ e sino a che non guariscono dovrebbero essere ISOLATE.
Mi spiego meglio: se mia figlia mi si ammalasse per colpa di una cretina, io andrei a casa sua e la ammazzerei. stop.
Lo dico per il bene di queste ragazzine.. Levatecele dal cazzo.
non sò quanta colpa possano avere i media quando fanno vedere modelle supermagre che ammettono che se mettono sù 3 etti non lavorano…..mi ricordo la tenera storia di una modella che ora lavora per le taglie super e racconta come la mandarono a casa perchè pesandola aveva messo sù 1 kg in più…fece una settimana di digiuno e purghe…stava mame male male…..quando si presentò per la sfilata però la menager le disse:madonna come stai bene…….lei si girò e abbandonò quel mondo…..nn sò quanta colpa abbiamo noi genitori che vedo sempre presi da noi stessi….vedo nel mio piccolo mamme che a volte avrebbero dovuto cucirgliela (scusa la volgarità ma lavoro nelle scuole e sò quel che dico)che pensano solo ai nuovi morosi e a rifarsi le tette….vedo bimbi mollati davanti alla tv ma senza un controllo di quel che guardano…vedo bambini ai giardini che si spaccano e si fanno male e non trovi i genitori…vedo genitori che preferiscono far meno fatica e dire di si che discutere,litigare ma dir di no…..mia figlia non andrà in giro a mezzanotte a 14 anni…certo nn posso metterla sotto una campana ma potrà avere il moroso pure lei…quando avrà 40 anni (SCHERZOOO)..lo sò che questo è un blog duro…ho letto tutto è per questo che ho scritto questo sfogo..ciao e piacere di seguirti e conoscerti…..
Il piacere è mio, direi nostro:)
Anche se per il mio ultimo commento qualcuno mi sgriderà!
…E’ che la fragilità umana mi spaventa.. E chiunque ci giochi, sano o malato, va isolato. Il fatto è che a seconda del nostro st’ato d’animo un evento può sfiorarci, farci vacillare o distruggerci..
La mia percezione della nostra società è quella di un equilibrio incredibilmemte precario.. Perchè quello dei singoli è precario e davvero non abbiamo bisogno di gente malata che ne fa ammalare altra..
Si tiene in mezzo agli altri se agli altri non può recare danno.. Altrimenti scarceriamo pedofili, violentatori e assassini e stop.
Quanto ai genitori.. è un concorso di colpa.. Ci sono cose infinitamente peggiori che avere dei genitori disattenti e ci sono persone che attraversano quelle cose con una straordinaria capacità ci distinguere il bene dal male.. Capacità innata aggiungerei.
Chi non lo distingue o è clinicamente pazzo o trova troppo faticoso farlo.
E siccome io me lo sono sudato essere la persona che sono, non ho alcuna intenzione di compatite chi ha scelto qualcosa di diverso e intacca la serenità mia, della mia famiglia, delle persone che amo e in generale della società in cu vivo.
Ho letto con molto interesse il tuo blog.
Io, da mente sana, condivido quello che tu dici assolutamente, ma per comprendere questa malattia bisogna anche capire cosa spinge queste ragazze al controllo estremo di loro stesse.. a tal punto da privarsi del cibo sino a morire.
credo che nessun individuo normale desideri morire di fame, allora prova a chiederti cosa possa portare una ragazza a questa malata mania di controllo.
perchè di questo che si parla, mania di controllo eccessiva che ti porta a dire “la mia forza di volontà è superiore all’istinto di sopravvivenza alla fame.
La magrezza diventa un pretesto te l’assicuro la cosa che tu vuoi è diventare trasparente.
pensa al trasparente come al’invisibilità… nessuno mi puo’ notare così.. magra come un fantasma .. se nessuno mi puo’ notare allora nessuno mi puo’ fare del male.
Oppure è un nascosto richiamo di aiuto ai genitori alla società ..anzi è un DISPERATO richiamo di aiuto.
Tutto questo non rientra nelle logiche normali di un individuo SANO, ma è legato esclusivamente all’autolesionismo.
Hai mai pensato al significato del cibo?
Il cibo è l’elemento che la madre da al figlio quando nasce, con amore dal proprio seno.
Crescendo un bambino associa il cibo alla casa alla famiglia alla mamma all’amore che una madre ha per la propria creatura.
Se un pezzo di questo ragionamento salta ecco che l’individuo si priva di ciò che di piu importante esiste il cibo, si smette di nutrirsi per farsi del male il male è l’esatto opposto del bene, come amore e odio due facce di una stessa medaglia.
Avere il controllo delle proprie emozioni significa poter decidere di essere talmente forti da poter anche smettere di mangiare, a questo punto le ossa diventano la manifestazione della riuscita di questo auto controllo.
Ora, io quando vedo queste ragazze non provo pena, provo grande dolore.
Penso che a loro non interessi neanche cosa pensa la gente del loro corpo loro non vogliono crescere non vogliono avere le forme di una donna vorrebbero essere sempre delle bimbe da accudire, rifiutano la forma il seno i fianchi come se fosse impossibile che su una bambina possano crescere delle tette.
La regressione del cervello esiste solo per quelle persone che hanno paura di crescere per cui la crescita rappresenta l’abbandono definitivo verso un mondo che fa paura.
Non serve a nulla dire a queste ragazze che fanno del male a loro stesse ai loro genitori e che rischino la morte.
Credi che uno che si butti in metropolitana sia interessato al fatto che si sta facendo del male?
No.. vuole solo mettere fine ad una sofferenza troppo piu grande di lui.
E queste donne da un lato cercano l’auto annientazione dall’altra chiedono AMORE.
Non aiuto, ma amore.
Quando vedo una ragazza ridotta pelle e ossa io… vorrei abbracciarla
Vorrei dirle che non è da sola, trasmetterle amore, calore protezione.
Forse quel amore che non hanno mai avuto da nessuno neanche dalla famiglia.
Non si diventa anoressiche per imitare le veline
Si diventa anoressiche perché ci si sente inutili, non amate, non apprezzate e sempre sbagliate.
“tu sei importante lo sei tanto” bisognerebbe dire a queste poverette.
Solo così si può sconfiggere il male dell’anima.
Non c’è male minore e male peggiore del dolore profondo, ci sono solo diverse manifestazioni.
La fatica di vivere chiunque la può provare prima o poi e solo una mano tesa può aiutare, solo il conforto di non sentirsi sempre inadeguati .. o ancora peggio usati.
È l’amore la chiave di tutto.
Se avessi una figlia anoressica mi chiederei che cosa ho sbagliato.
Benvenuta Kalamella:)
Sarò brevisima perchè ho già detto molto sul tema.
Nessuno giudica la malattia, ci mancherebbe, io però giudico una persona malata che SI IMPEGNA a farne ammalare altre.
Questo è l’oggetto del post.
Io ti sto accanto finchè vuoi e cerco di capirti, ma nel momento in cui tu metti a rischio la vita di altri la mia comprensione termina e inizia il biasimo.
Le anoressiche non sono ritardate e sanno benissimo che si stanno facendo del male, che a loro non interessi di loro stesse ci sta, chi lo nega, che a loro faccia piacere trascinare altre nella loro condizione NON CI STA.
Ed io le condanno come condanno un assassino qualunque.. perchè di questo stiamo parlando: di ragazzine che tentano di ucciderne altre.
Quello che tu dici è vero in parte.
io credo chel e ragazzine che chiedono come fare siano fragili come quelle che già lo fanno.
è come .. cercare di capire se è piu grave rubare un gelato o una caramella.. è la stessa identica cosa.
ci vorrebbe piu controllo su questi blog pro ana
ci vorrebbe piu controllo dei genitori sui figli/figle
questa è la punta dell’iceberg
è un po’ come dire: ” è colpa della mia amica se sono rimasta incinta perchè mi ha detto che se mi lavavo dopo con la coca cola non sarebbe successo niente”.
grazie per il benvenuta!
non è colpa della tua migliore amica, però, se la tua migliore amica apre un blog in cui dice alle minorenni che se dopo il sesso se bevono coca non rimangono incinta, e lo fa in modo scientifico e determinato a farle rimanere incinta” Sì io la considero pienamente responsabile.
Mia figlia arebbe una cretina, io una madre disattenta e stupida e lei compevole di tentato incintimento:D
Kala.. tu stai parlando di individui razionali.. I figli si sa che cercano sempre un’alternativa credibile alle spiegazioni dei genitori.. nonostante il rapporto di fiducia instaurato: non è facile convincere una 13enne che la sua amichetta di web è una stronza incinticida:)
no questo no, ma una che arriva a dire “ana è la mia unica ragione di vita aiutami a conoscerla” capisci che ha già in se il morbo della “rotella incriccata”?
in questo caso il casino è già stato fatto.. è chiudere la stalla quando i buoi sono scappati
a quel punto non serve sparlare dell’amichetta pro ana
bisogna arrivare prima che la bambina decida di prendere lassativi finchè il suo sedere è in grado di reggerli
capisci?
quando una cerca come ammazzarsi vuol dire che “ce l’hai già su per il c..” quindi si può solo prenderla di peso e portarla da un terapeuta
sarà poi lei a capire che la sua amichetta forse .. è piu scema di lei
Ma guarda che sono d’accordo con te.. Ma se mia figlia non avresse incontrato Pro ana, non si fosse sentita capita da amiche, non si fosse sentita protetta da altre malate, non avesse letto TUTTI i rimedi possibili per non mangiare e non provare fame e contemporaneamente imparare scientificamente a prendere me per il culo.. ci avrebbe messo ANNI e non mesi a diventare grave.. anni in cui io mi sarei accorta in tempo.
Non sottovalutare il supporto del “branco”. na malata può pensare qualcosa… ma ti ricordo che su questi siti ci sono ragazze che suggeriscono come ammalrsi meglio e farsi scoprire meno.. portando le ragazzine a perfezionarsi e dando loro idee a cui magari non srebbero arrivate.
Per un’adolescente, il riferimento è il suo micromondo, non il mondo intero.. Se il suo micromondo è malato ed organizzato.. DIventa difficile per un genitore difender la figlia.
Guarda che io non sto discolpando i genitori verso i quali, anzi sono, molto severa.. Ma un genoitore è anche un essere umano, con problemi a vari livelli e un conto e se deve confrontarsi con il figlio, un conto se deve farlo contro un’intera organizzazione di pazze squinternate.
Si certo ma il branco è una vita che esiste.
è come dire “governo ladro”
e quindi?
mia madre da quando ero piccola che non fa che ripetere che le brutte compagnie ti portano in cattive strade… puoi eliminare tutte le brutte compagnie?
no
ovvio
e quindi?
educhi tuo figlio
sul fatto che un genitore ci metta anni a capire che il figlio si sta uccidendo posso dirti che per natura i genitori ci mettono anni.. poi ci sno quelli che chiuderebbero gli occhi pure se la figlia gli vomitasse davanti..e direbbero che ha solo maldipancia e che è magra di costituzione.
è il sistema che è sbagliato, la società e la famiglia
un figlio sano non è sano perchè non ci sono pericoli in giro, ma perchè è in grado di scegliere con la sua testa quello che deve fare, il branco alimenta solo chi, in ogni caso, l’avrebbe fatto…e avrebbe trovato il modo anche da se per farlo.
siamo nell’era della globalizzazione non si può censurare la vita di un figlio mi chiedo io piuttosto come mai a 14 anni una dolescente passi il suo tempo in internet… io a 14 anni uscivo il pomeriggio andavo alla Standa, Upim, Coin.. mi mangiavo un bel gelato e guardavo da lontano i ragazzi (con imbarazzo nonc ome ora che i ragazzi vengono letteralmente assaliti da ragazzini allupate).
il controllo dev’esserci a monte…non a valle dove vegetano queste pazze pro ana..
Io a 14 anni ho visto per la prima volta le canne.. e qualcuno che me le offriva (ed io che rifutavo)
Non ti dico nei primi anni di Uni,le serate con tutta la compagnia che fumava ed io no.
Qualcuno mi ha insegnato ad usare la mia testa etc etc..
Io avevo anche un’intelligenza superiore alla media (che piano piano è scemata.. forse qulche canna me la sarei dovuta fare) e quella nessuna te la insegna. Ci nasci.
Ma ero anche sempre stata più matura della mia età e anche questa circostanza è stata figlia della casualità di una famiglia difficile.
Non è tutto sempre solo responsabilità dei genitori.
E non tutte le cattive compagnie sono così cattive e soprattutto: non giocano tutte sulla debolezza o malattia del soggetto.
Lo hai detto tu: sono ragazze che già hanno in sè il seme della malattia.. Non sono semplici adolescenti problematiche.. e se fai incontrare una ragazza sull’orlo del disturbo con ragazze già bell’e e chè disturbate……. la frittata è fatta.
Cmq io in questo post stavo condannando queste assassine( e malate si lo so), mica sostenendo che senza di loro nessuna si ammalerebbe o che i genitori siano incolpevoli.
Solo che bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare e le ragazze Pro Ana sono MALATE che ne fanno ammalare altre ed andrebbero isolate. Amate aiutate e tantebelle cose ma: ti pare il caso di mettere loro in mano una tastiera e il libero accesso all’instabilità di tua figlia??
Forse è meglio che non dica cosa farei ai pedofili:)
sui pedofili ti appoggio al 200%
ti chiedo solo una cosa.. la soluzione a tutto questo?
la soluzione è risalire all’identità di queste ragazze e perseguirle penalmente pr tentato omicidio o per tentata strage.
Io dico che per quanto malate, se la prospettiva fosse la galara, magicamente smetterebbero di preoccuprsi di trovare amichette da far ammalare e inizierebbero a preoccuparsi o non preoccuparsi solo della propria vita.
Ma io sono per le soluzione estreme.
Non è la dolcezza e la comprensione che mi mancano, ma mi stufa vedere gente che giustifica qualunque cosa perchè “poverino/a”.
L’unico risultato che avresti dal “risalire alla loro identità e perseguirle penalmente” sarebbe la creazione di “gruppi” nascosti, marginali, difficili da penetrare e anche di più da “comprendere” (come invece si dovrebbe fare). E in quel caso sì che, una volta riuscite a entrare, le persone che vuoi “salvare”, non potrebbero più uscirne se non, forse, da morte, perché il “circolo” diventerebbe di stampo quasi mafioso, senz’altro “criminale” (testimoni, prove, spie eccetera).
E’ quello che sta succedendo comunque: è sempre più difficile cercare di contattarne qualcuna vera di queste pro Ana perché si nascondono e rispondono solo a gente che conoscono già.
beh ma guara che non stiamo parlando di Alqueida:D
Ma sì si organizzeranno.. ma riescono solo perchè non pè considerata una vera urgenza sociale:)
hai ragionissima.. dienterebero più difficili da stanare.. ma anche con molte ma omlte meno adepte:)
non sottovalutare la forza di volontà: ci sono persone che quando vogliono una cosa di solito la ottengono. E non credo di doverlo spiegare a te ;-)
perseguire penalmente? e da quando la repressione argina un problema? basti vedere dorga e prostituzione..
dai mi sembri silvio quando dice : da domani non ci sarà piu criminalità.
il problema è sociale va risolto solo con l’ascolto e con la comprensione del problema
non ci osno uomini perfetti ma intenzioni perfette!
Kalamella.. vedi.. Quando hai un malato di ebola, non lo fai gironzolare per la città per non urtare la sua sensibilità.. sai che ne contagerebbe altri e perquanto ti dispiaccia, sai che va isolato e lo isoli.
Vero?
Se hai un assassino, non lo fai gironzolate tranquillo vicino casa tua, per la sicurezza della società lo isoli, anche se è un essere umano evidentemente disturbato.
Se hai un’anoressica il cui sport è anoressizzarne altre (che significa tentare di ucciderle) non la fai gironzolare per il web perchè “poverina è malata e ha bisogno di amore”, sai che è pericolosa per sè e per altre, e la isoli.
Stesso principio.
Ritengo di essere assolutamente equa nel mio ragionamento:
Quando una persona mette in periocolo la vita di altre va isolata. Amore o non amore. Malata o non malata. Punto.
Qui non è questione che io sia brutta e cattiva, qui è questione che i “deboli” e i “sani” vanno preservati perchè non ci vuole nulla per ciascuno di noi, preso nel momento sbagliato, per cadere o ammalarsi.
Che poi è lo stesso cinico concetto per cui, in guerra, lasci morire 10 soldati per non rischiarne 100 e via dicendo. Si chiama “sopravvivenza della specie” ed è più vecchia di me e te messe assieme:)
Una pro ana che ne assolda altre è PRIMA DI TUTTO un pericolo e POI una malata. E non il contrario.
Al contrario una ragazza anoressica “normale” non è pericolosa se non per se stessa e deve far parte della società quanto più possibile.
Infine, isolare non è reprimere è “non consentire che facciano danni quantomeno agli altri”, non ho proposto Aushwitz, ma nemmeno mi sta bene che mia figlia con 10 kg in più, con i compagni che le fanno pressioni, il ragazzino che le piace che non la guarda perchè grassottella, un bel giorno capiti sul sito di queste malate.. Spero di averle dato gli strumenti per affrontare questo tipo di problema ma l’adolescenza è l’adolescenza non stiamo parlando di un individuo formato e razionale ma in preda a emotività ed influenzabile.
Vuoi la verità? Io non ho nessuna paura per mia figlia, ho paura per le figlie dei MILIONI di pessimi genitori che ci sono in Italia e nel mondo. Quei figli di genitori disattenti, abbandonati alla proprie esperienze e ai propri errori, piazzati davanti a videogiochi, tv o internet senza nessuna difesa. RIpeto SENZA NESSUNA DIFESA.
Quelli che non sono figli nè miei e nè tuoi ma che qualcuno dovrebbe aiutare e DIFENDERE, ad esempio impedendo che delle malate rendano più pericoloso il loro percorso di crescita già abbastanza dificile.
quello che tu scrivi è utopistico
e l’utopia non porta da nessuna parte
non sto dicendo che non sia corretto isolare il morbo
ma credo che non sia possibile farlo altrimenti, se così fosse, non ci sarebbero piu drogati assassini stupratori.
la frase ” uccidine uno per educarne 100″ ora non serve piu
anzi piu reprimi e piu il desiderio di trasgredire aumenta.
ora se il fine di un discorso è “teorie sociali su come prevenire l’anoressia” io ti do ragione
ma nella pratica questo non serve
il nostro obiettivo è che ragazze fragili non cadano nella rete non disquisire se per farlo si deve isolare capire amare o recriminare.
è il risultato che conta
Beh ecco.. Il mio discorso no era proprio “uccidine uno per educarne 100” direi piùttosto “isolane una per non farle influenzare 100”.
Io credo che sia ua lettura reale della realtà dire che i genitori non abbiano più TEMPO di stare attaccati ai figli continuamente e non possano certo impedire loro di avere accesso alla tecnologia… Si può sperare di averli educati bene e sperare che qualcuno faccia pulizia delle mele marce.
Mi sembra il discorso meno utopiscico del mondo: utopia è sperare che tutti i genitori abbiano il tempo, la voglia, la capacità di proteggere seriamente i propri figli e che quindi delle persone malate possano scrivere quello che pare loro nei loro blog perche tanto “i govani sono emotivamete forti”.
I giovani sono fragili e vanno protetti isolando i più fragili di tutti capaci però di manipolarne altri.
ci sono anche adulti fragili… cosa facciamo isoliamo stronzi, bugiardi e venditori di fumo?
isolare crea .. il concetto di trasgredire e non c’è cosa peggiore che avere l’illusione di andare contro corrente
Gli adulti sono adulti.. E mi pare esitano le carceri per “isolare” alcuni adulti da altri adulti:)
Non ho mai detto che “isolare” non porti con sè altre conseguenze.. ma lo considero un “male minore” rispetto al lasciarle scorazzare come mine impazzite nel web.
Essere Pro Ana è già “contro”, non credo che la minaccia della reclusione per delle (pur sempre) ragazzine, sia così “eccitante” ed invitante.
okkai allora progettiamo un centro di recupero ragazzine pro ana?
chi farà il corso di cucina intensiva???
:-)
Ahahaah io no che ho metodi un pò.. ehm.. coercitivi:)
Però secondo me le farei guarire in 3 mesi.. Ho già avuto a che fare con ragazzine ingestibili.. Al momento i miei metodi funzionano: un ragazzino/a sa leggere l’amore anche in un gesto forte e quando lo capisce non solo inizia ad apprezzarlo ma lo rispetta.
Per me le intenzioni sono tutto.
Non mi riferivo assolutamente agli sberloni.. anche perchè non so in che circostanza dovrei darglieli:)
Mi riferisco alla nutrizione coatta. Ovvio che assocerei il dialogo che probabilmente al’inizio sarebbe one way.. Ma sai a volte anche stare in una stanza in silenzio con una persona che è pronta ad ascoltare e concentrata su di te.. Crea un legame.
Non credo nei ceffoni, credo siano un gesto di rabbia che dimostra una incapacità del genitore di gestire la situazione in modo intelligente… Questo non significa che no ne darò mai.. ma lo considero un errore educativo per cui poi chiedere scusa pur mantenendo ferme e chiare le proprie ragioni.
Sono dura e sono ferma ma sono anche essere giusta e comprensiva, non ti credere:)
Una bruttaa piaga causata dalla televisione e dal cattiv o esempio che da
Ciao
La televisione causa altri danni, tipo convincere le persone che saranno felici se compreranno certi prodotti
poi è triste vedere persone che passano le serate imbambolate davanti alla televisione
Ciao a tutti io soffro di disturbi alimentari solo da pochi mesi.. in realtà avevo già iniziato a dimagrire prima tipo 1 un anno o 2 fa ma in modo sano e più o meno equilibrato. Poi però all’inizio di settembre sono stata via con dei miei amici al mare e il cibo faceva schifo! non mangiavo quasi niente! Quasi solo frutta e verdura! E comunque non tanta… sentivo dei crampi allo stomaco allucinanti e non sapete che male che facevano! Ma dal secondo giorno in poi ho deciso di usare quella settimana per dimagrire. Ovviamente ho raggiunto il mio obbiettivo 7 giorni=4 kg in meno! Ero felicissima! l’unica cosa che un pò mi aveva lasciato senza parole era che la prima cosa che mi aveva detto papà era stata “Sei troppo magra! Ma hai mangiato?!” E mia madre uguale! Ho 14 anni sono 1.58 ora ma prima ero 1.56. Quand’ero partita pesavo 46 kg e tornata ne pesavo solo 42!! Poi la settimana dopo mi hanno sottoposta a un intervento alla bocca e non potevo mangiare altro che cose liquide quindi ancora una settimana… a questo punto non avevo più fame anzi a mangiare mi veniva mal di pancia subito e lasciavo lì quasi tutto poi ho iniziato a cacciare la roba nel cesso! E così fino a inizio dicembre… sono scesa fino a 40 kg e vi giuro che, certo mi sentivo un pò in carne, ma amavo profondamente le ossa del bacino che sporgevano di più di 3 cm e le gambe magre magre che scivolavano con grande facilità fuori dai pantaloni! Era una sensazione BELLISSIMA! anche se poi se mangiavo qualcosa di troppo iniziavo a piangere a dirotto e poi vomitavo anche l’anima finchè non sentivo che non c’era più niente dentro di me e allora tornavo allegra e solare per casa.
Oggi sono 10 kg in più ma piango ancora e sono disperata per tutto sto casino e spesso ho tanta tanta paura di morire! Ma poi quando mangio mi sento una perdente”!
Perchè ti senti una perdente se mangi?
Se non hai problemi di peso non c’è nulla di male se ti nutri
Se non sbaglio ora sei alta 1.58 e pesi 50Kg. Non sei in carne, però non capisco come tu ti possa sentire “in carne” anche se non lo sei :0 secondo me tu hai un solo problema, la percezione distorta del tuo corpo (senza offesa).
“amavo profondamente le ossa del bacino che sporgevano di più di 3 cm” qui è ovvio che hai un certo canone di bellezza … non so se ti interessa cosa pensano i ragazzi di te, se ti trovano attraente o meno, ma ti assicuro che agli uomini piacciono le curve, tu nelle condizioni descritte sopra eri pelle e ossa, non penso che fossi molto attraente
Ciao Cate,
è un giorno intero che penso a come e cosa risponderti.
Ho chiesto ai miei amici di leggere ciò che hai scritto pregandoli di trovare le parole che io non riuscivo a trovare.
Io quelle parole le sto ancora cercando ma, anche se non dirò quelle giuste, vorrei dirti qualcosa e spero che possa esserti utile.
Hai fatto bene a scrivere qui e fai bene a parlarne in generale. Il tuo approccio è consapevole ed intelligente e ti ammiro per la forza ed il coraggio che hai dimostrato nel raccontarti in modo così onesto e spontaneo.
E’ qualcosa di cui dovresti essere orgogliosa.
Io ho avuto problemi alimetari anche se sono più vicini alla bulimia.. anche se ora li ho risolti (per ora, perchè è vero che la ricaduta è sempre dietro l’angolo) quindi mi permetto di parlarti da persona che conosce il problema.. se non identico, simile.
Ciò che tu vedi allo specchio non è reale.
Si chiama distorsione visiva. Io ho imparato negli anni a chiedere consigli a mia madre su come vesto: ci sono giorni che mi vedo magra, altri obesa in modo inaccettabile. Magari da un giorno all’altro.
Ma sono anche una persona razionale e so di avere 15 kg in più e che non posso essere magra, ma nemmeno obesa.
Mi guardo attorno e faccio caso a come stiano agli altri con 15 kg in più e cerco di farmi un’idea di come possa essere io.. eh sì.. come te guardarmi allo specchio non mi aiuta molto.
Purtroppo io non so dirti se e quanto ci metterà questo disturbo a migliorare ma, quello che posso assicurarti, è che parlando con persone di cui ti fidi, che sai che ti amano e usando un pò di razionalità, sarai tu stessa ad accorgerti da sola che se tua madre ti dice che eri troppo magra e se tu stessa sulle altre ti sei accorta che 1,68x40kg le rendono scheletriche ALLORA anche tu eri scheletrica ed hai fatto bene a tornare del tuo peso giusto per il tuo corpo.
Non è e non è mai stata la magrezza a rendere bella una donna: oguno ha il proprio peso forma, quello è il peso ideale per te.. ma se proprio devi scegliere tra avere pochi kg in più e pochi in meno.. con pochi in più, sei più bela oltre che più sana.
Spero di aver detto qualcosa su cui tu possa riflettere e spero di leggere una tua risposta.
Non disperare comunque, ricoda sempre che a tutto c’è una soluzione, c’è anche al tuo problema, non ti proccupare, ci vuole un pò magari, ma tornerai ad essere felice. Ti basta un pò di fiducia e un pò di impegno.
Io sono qui.
E se vuoi scrivermi in pvt, per qualunque motivo trovi la mia mail a lato :)
Per ura ti do un abbraccio vistuale :)
Cara Cate,
paritamo dal presupposto che il il tuo rapporto peso altezza attuale, con i 10 kg in più è nella norma e che quindi potresti benissimo essere incantevole.
Ammiro anche la tua forza nell’esporre la tua situazione; ciò denota una presa di coscienza importante e un’intelligenza nel reagire ad uno stato negativo notevole.
Ora, visto che stai uscendo da questo momento difficile (spero in maniera definitiva), in cui ti volevi trasformare non capendo che stavi peggiorando la situazione, spero che, più che alle apparenze imposte dal mondo, più che ai luoghi comuni moderni, più che all’idolo della bellezza a tutti costi, ti affiderai alle persone che ti vogliono veramente bene e che vedono in te i tuoi lati positivi, compresa la tua bellezza che a volte stenti a riconoscere.
In un momento di difficoltà e di iprecriticità immancabilmente non si è più lucidi e a volte, un punto di vista esterno, di una persona affidabile e che ti vuole bene può aiutarti a ritrovare quella rotta morale, razionale che può farti ritrovare la felicità con gli altri e con te stessa.
“La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori.”
Alda Merini
non so quanto aiuti la logica, però ci provo.
Immagino che ci si senta perdenti in quanto incapaci di resistere a una tentazione.
Tuttavia, in questo caso la vera tentazione, il vero vizio, è il non mangiare. Quindi, non mangiando si è davvero perdenti perchè non si è capaci di resistere alla tentazione.
Comunque a parte i discorsi su se la bellezza sia avere un tot di chili in più o in meno, che secondo me sono irrilevanti perchè ci sono donne bellissime sia con chili in più o in meno.. quantificare se la bellezza stia nel pesare Tot, porta poi la gente a pensare che se si allontana da quel “tot” allora possa essere un problema.
I problemi sono solo quando la salute viene compromessa.
Comunque penso che, a parte per qualche maniaco del controllo, al mondo, se tu un giorno mangi di più del solito non è che gli interessi molto, cioè lo fanno TUTTI.
Ma poi di certo il valore di qualcuno non è determinato da quanto pesi, è come ti comporti, le emozioni che sai trasmettere…
Non è mai capitato che dei “grandi” si vada a guardare se erano magri o grassi.
Non conoscendoti come persona, magari, percepisci il mangiare come qualcosa che ti porta via da una cosa che ti ha dato una grande soddisfazione che non è facile trovare in altre cose.. in tal caso, fortunatamente, la vita ci dà un sacco di altre possibilità per farci sentire capaci di grandi cose.
Se ogni tanto scappa di mangiare un pò di più, beh davvero non è accaduto niente di grave.
Cate io penso che tu abbia bisogno di un aiuto professionale, non basta l’appoggio di chi ti vuole bene perchè appunto dentro di te penserai sempre che la loro opinione è falsata dall’affetto. Senza contare che molto spesso i problemi alimentari nascono da conflitti familiari (in primis verso al madre).
Il tuo peso era già più che normale all’inizio ma il problema vero non è mangiare poco, è la repulsione che hai per il cibo.
Ti senti perdente se mangi ma in realtà non sei padrona di te stessa quando vince la repulsione, quando non alimenti il tuo corpo esponendolo a rischi gravi. A 14 anni non puoi affrontare tutto questo da sola, non sei perdente se chiedi aiuto perchè ci vuole forza per lasciarsi aiutare
Grazie Venere.
Naturalmente Cate sono d’accordissimo con lei.. e speravo semplicemente che, chi ti sta accanto, ti desse il consiglio di affrontare il problema con cui lo conosce meglio di noi.
Io posso dirti che si risolve se preso in tempo ed è più facile.
A volte chiedere aiuto è la più grande prova di forza.
Ho letto l’appello della mia amica e sono venuta a leggere il suo blog….l’ho fatto perchè io con i problemi alimentari ci combatto da sempre….anoressia, bulimia, mangiare compulsivo sono spesso stati i miei compagni….non sono mai guarita e penso che alla fine non guarirò mai….ma ho imparato a tenerli sotto controllo e quando “sforo” come nell’ultimo periodo me ne accorgo e senza scusanti cerco il gruppo di sostegno che mi rimetta in carreggiata….anche questo è un risultato!…..Ci ho pensato: quante volte mi hanno implorato di farmi aiutare?….quante persone mi hanno detto che ero troppo magra? Quante che stavo diventando obesa?…mai servito a nulla!…il ricovero coatto?…certo sul momento mi hanno aiutata ma poi…..Così che ti devo dire Cate?….ti dico solo questo: svegliati! Ti porterà via la tua vita e non potrai farci nulla….cerca qualcuno con cui parlarne….se non lo fai il mostro crescerà….e non è un’ipotesi ma una certezza….cerca un centro per la cura dei disturbi alimentari e costringi i tuoi genitori a portartici di forza….per il resto……la strada è lunga…..prima decidi di invertire la rotta meno male ti farai…..auguri….
Grazie Crisia:)
Un pò ansiogena magari, ma hai dtto la sacrosanta verità.
Ho dimenticato di dirti una cosa Cate(scusa dico le cose a tappe):
lo so che sino a poco fa dopo aver vomitato ti sentivi allegra e pimpante.. solo che dopo un pò quell’allegria sarebbe passata e avresti iniziato a stare male, a sentirti debole e DEPRESSA.
Ti sei fermata in tempo.
Ora devi predisporre le cose perchè questa situizone non ricapiti e hai bisogno di parlarne con chi conosce il problema e ti farà vedere le cose nella prospettiva sbagliata.
Se sei qui è perchè sai di avere un problema. Non non ti diciamo nulla che tu già non sappia. E alllora fai la cosa giusta: è l’unico modo per essere felice :)
Ciao :) tutti voi mi avete detto di rivolgermi ad esperti…. So che è giusto e già lo faccio! Però sono i miei genitori che mi obbligano! Io odio andarci perchè mi vergogno e odio che altre persone mi dicano cosa fare. Ci sono già i miei genitori che rompono e i miei amici che se vado fuori e mangio poco o troppo sano si preoccupano (perchè loro se tipo vanno al Mc si prendono mega hamburger o cose del genere quindi gli sembrano strane le mie insalatone)
In sostanza forse sono testarda o forse non voglio che altri possano avere il controllo di me o magari è solo che mi piace la malattia perchè è la strada + veloce e facile per dimagrire (soprattutto la bulimia perchè ora, da quando ho ricominciato a mangiare quasi normalmente, non riesco più a saltare pranzi o a mangiare solo verdura invece mangiare e vomitare tutto è molto più facile: anche se sul momento fa un gran schifo dopo mi sento realizzata sentendo il mio pancino vuoto e vedendola che diventa molto più piatta nel giro di pochi minuti)
Comunque grazie a tutti per i vostri consigli
Purtroppo Cate se non ti acorgi da sola che se tutte le persone che ami ti dicono la stessa cosa, forse c’è qualcosa che davvero non va, nessuno di noi può aiutarti.
Se no ti accorgi da sola che c’è qualcosa di sbagliato se mangi meno dei tuoi amici sino a farli preoccupare, nessuno può aiutarti.
Se non ti accorgi che mangiare e vomitare è qualcosa di malato, nessuno può aiutarti.
Sono cose che sai da sola, la verità è questa.. E la verità è che stai dcidendo ora se vuoi essere una persona malata per molti anni, perdere tutto, fare soffrire tutti e fotterti la vita per sempre o smetterla di dire cose che sai anche tu essere sbagliate e provare ad essere felice.. perchè la verità è che che tu ti ammazzi lentamente o no, morirai comunque, come tutti noi.
Si tratta di decidere se in questi anni che ti sono stati regalati vuoi passarli in ospedale o ad avere una vita.
La tua famiglia, i tui amici, si stanno impegnando per darti tempo per capire quali sono i tuoi errori.. E’ una grande fortuna essere così curata e coccolata.
Spero per te che lo capirai per tempo.
Ma inizio a credere che tu non volia capirlo e mi dispiace.
Io rimango qui disponibile ad ascoltarti se vuoi scrivermi privatamente.
“mi sento realizzata sentendo il mio pancino vuoto” cerca di trovare soddisfazzione in attività che non compromettano la tua SALUTE
“non voglio che altri possano avere il controllo di me” è giustissimo ma non vogliono controllarti, vogliono che tu stia bene; è comprensibile, a te piacerebbe vedere una persona a cui vuoi bene che si fa del male da sola?
Brava!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non raccontano cosa sia essere anoressici.
Sono daccordo con te, io sono anoressica e odio più di ogni altra cosa la mia situazione, quello che scrivono in pro ana e tutta ipocrisia.